ROMEO E GIULIETTA
testo di Franco Citterio su appunti di Eugenio Monti Colla, tratto dalla tragedia Romeo e Giulietta di William Shakespeare
musiche estratte dall’omonimo balletto di Sergej Sergeevič Prokof'ev
scene, sculture e luci di Franco Citterio
costumi di Cecilia Di Marco e Maria Grazia Citterio
direzione tecnica di Tiziano Marcolegio
regia di Franco Citterio e Giovanni Schiavolin
i marionettisti Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
apprendista marionettista Alice Archinti
voci recitanti dal vivo Loredana Alfieri, Marco Balbi, Carlo Decio, Lisa Mazzotti, Riccardo Peroni, Gianni Quillico
coordinamento voci di Lisa Mazzotti
musiche eseguite dal vivo da UFO _ è Urgente Forzare l’Orizzonte – SARONNO
Mario Moretti – flauto
Edoardo Barbieri – Chitarra e viola
Arrangiamenti – Paolo Censi
Nella prospettiva dei grandi classici e dei grandi autori interpretati dalle marionette, la Compagnia Carlo Colla & Figli, per la stagione 2025/26 ha scelto di arricchire il proprio repertorio con la tragedia Romeo e Giulietta, forse l’opera di Shakespeare più rappresentata e anche una delle storie d’amore più famose e popolari al mondo.
Affrontando questa nuova produzione che va ad affiancarsi ad altre opere shakespeariane quali La tempesta tradotta e interpretata da Eduardo De Filippo (prima rappresentazione 1985, a Venezia, Teatro Goldoni, per la Biennale Teatro), Macbeth realizzato in collaborazione con il Chicago Shakespeare Theater (Chicago, 2007) e Sogno di una notte di mezza estate (Piccolo Teatro Grassi, 2018), le marionette si prefiggono l’obbiettivo di raccontare, attraverso la dimensione del “teatro nel teatro”, una storia d’amore che nel tempo ha assunto il valore simbolico, archetipo dell’amore ideale contrastato, però, da faide familiari e tensioni sociali, sottolineando ed enfatizzando l’aspetto poetico e romantico di un dramma che ha ispirato innumerevoli storie d’amore.
Questo nuovo allestimento ha come cifra narrativa una commistione fra momenti di prosa e momenti pantomimici dove le marionette si muovono su alcuni brani musicali tratti dall’omonimo balletto di Sergej Prokof’ev.
Momenti d’amore, confidenze, dialoghi e confessioni si alternano a zuffe fra giovani che degenerano in risse fra casate, morti e omicidi, interpretati da circa cento marionette che si animano fra le vie di una Verona a cavallo fra ricostruzione storica ed evocazione scenografica, riservando anche qualche momento di sorpresa narrativa.
L’incredibile gioco del teatro relega il dramma alla pura cristallizzazione teatrale liberando l’essenza dei due giovani innamorati per assurgere a “numi tutelari” di ogni forma di amore.
Come di consueto, le marionette della Compagnia Carlo Colla & Figli si propongono come linguaggio popolare che possa restituire profonde storie apparentemente semplici o alleggerire trame più intricate e drammatiche creando spettacoli accessibili a un pubblico di ogni età o appartenenza sociale.