IL PAESE DI NIENTE
Il Re del Paese di Niente, come tutti i sovrani, combatte le sue guerre per mantenere l’ordine.
Ma le guerre di questo Re sono strane. Lui dà la caccia alle grida, alle lacrime, ai colori, ai sospiri, ai sogni. E li chiude in gabbia.
Poco a poco, tutti abbandonano il regno. Tutti eccetto la figlia del Re, che non sopporta più di essere l’erede del Paese di Niente.
Un giorno, la principessa conosce il mondo che sta fuori: un luogo di emozioni vertiginose, fatto di rumori, persone, vita vera. Tutto ciò che il padre ha bandito per proteggerla.
La principessa si ribella al suo adorato padre, affinché nel suo regno tornino tutte le cose belle, caotiche e preziose che servono per essere felici.
Uno spettacolo sulla necessità di accompagnare nella crescita senza ostacolare esperienze formative, sentimenti indispensabili, incontri rivelatori. In un contesto sospeso e metafisico il Re nega a sua Figlia tutto ciò che stimola pensieri e desideri, immaginazione e spirito di iniziativa.
Nel Paese di Niente è inibita una vita interiore, ma l’arrivo di un personaggio dal mondo fuori dalle mura del regno, apre lo sguardo della Figlia sul vasto orizzonte delle possibilità della vita.