Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

La luce del nero

La luce del nero - Immagine: 1
compagnia: TTB Teatro Tascabile di Bergamo
cast: Caterina Scotti, Alessandro Rigoletti, Ruben Manenti, Marta Suardi, Alessia Baldassari, Simone Noris, Matteo Carabelli, Stefano Ulivieri, Alessandro Paganoni
regia: Tiziana Barbiero
La luce del nero
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Scheda artistica
Scheda tecnica

È un lavoro sperimentale che prevede otto attori sui trampoli intenti a una “danza della luce”: una danza di luce nel buio sulla musica del Bolero di Ravel. Ognuno degli attori sui trampoli ha in mano una lunga bacchetta di legno alla cui estremità è attaccata una sfera luminosa che si muove in un movimento perfettamente coordinato e sincronizzato; a terra sta un “matto”, maestro di cerimonia e guida, che interagisce con gli attori sui trampoli e li conduce durante tutto il percorso della parata-spettacolo.

Lo spettacolo si ispira alla celebre coreografia di Maurice Béjart, ma accanto a lui ci sono molti altri riferimenti, soprattutto ai Movements di Gurdjieff, alle forme concentriche dei mandala e degli uroboro orientali, alle danze dei dervisci tourneur, alle pratiche dei dhikr islamici e del candomblè brasiliano: tutte tradizioni religiose che pregano con il corpo. Il risultato è una preghiera a-religiosa: una invocazione alla luce quando anche la luce sembra in crisi, espressa attraverso il corpo e la tecnica. La danza pura, la tecnica perseguita con ossessione, possono arrivare ad avere un valore aggiunto: sono un modo di mettersi in contatto con qualcosa al di là – e al di sopra – della quotidianità; con una dimensione ulteriore, di mistero e di speranza.