Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

DATA

DATA - Immagine: 1
compagnia: LAB121
di: Eliana Rotella
drammaturgia: Eliana Rotella
cast: Salvatore Alfano, Maria Bacci, Anna Manella
regia: Claudio Autelli
in coproduzione: con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
in collaborazione: in residenza presso il Teatro Fontana per l’allestimento scenico finale
durata: 75 minuti
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Scheda tecnica

Le parole spostano ancora il corpo? Le parole fanno ancora agire, si traducono in azione? Qual è il rapporto tra corpo e informazione, tra pelle e dati?

 

Note di drammaturgia

Due persone in scena, uno spazio asfittico con una quarta parete blindata. Si nascondono dalle forze dell’ordine, pende su di loro un arresto. Il tempo dell’azione è un futuro prossimo in cui tutte le informazioni presenti in rete sono di proprietà dello Stato. È illegale possedere dati non condivisi e le due persone in scena sono in possesso di un documento, una Biografia eversiva, a cui hanno accesso esclusivo. Non c’è molto tempo prima che vengano arrestate, devono capire cosa fare, ma le posizioni sono polarizzate. Nell’apice del loro conflitto il rumore di una porta sfondata dovrebbe entrare la polizia ma è la quarta parete che si crepa, viene abbattuta. Le due si aprono al pubblico, lo spazio e il tempo cambiano semplicemente rivolgendosi ai corpi che guardano. Quello che era privato diventa consapevole della presenza di una collettività viva, immanente, di corpi riuniti e testimoni. Una ricerca sulla possibilità digitale, perché diventi moltiplicazione del potenziale detonante di una narrazione plurale e non la frammentazione e l'annichilimento del dato reale, dell'identità corporea e dell'agire nel mondo.

 

Note di regia
La prima parte dello spettacolo è ambientata in uno spazio privato, una cantina, dove due attivisti si incontrano al riparo da occhi esterni. In un mondo dove i dati personali sono dominio delle grandi aziende digitali, discutono di un tema che le divide: cosa fare dell’ultimo crogiuolo di dati, di biografie, non condivise con la rete. Un file che diventa un simbolo, un sacro graal a cui appendersi per non perdere la speranza. Il confronto mette in luce le loro differenze e porta a galla la posta in gioco. Attorno ad essi qualcosa accade. La percezione della storia di fa più difficile. La nostra mente è distratta dalle luci, dalla musica e dalle immagini di altro. La temperatura del dialogo entra in rifrazione con il disturbo visivo, come fosse in ascolto della storia. La accoglie e la inghiotte. 
Nella seconda parte, la scena si rivela un racconto: il racconto dell’autrice. Le due “terroriste” sono sue emanazioni, raccontano le sue contraddizioni e le sue speranze. Lei si è messa in dialogo con il nemico, con il nemico che è già dentro di noi, che ruba la nostra attenzione, il nostro tempo che ci risucchia dentro di sé. Per metterci in guardia, ci ha convocati in teatro. Per dare lettura della biografia proibita, per restituire ancora un’ultima volta un gesto di speranza.

 

Calendario eventi
06.02.2026
20:00
05.02.2026
20:00
23.01.2026
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22.01.2026
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